15 dicembre 2013

   E’ passata una settimana dal voto per le primarie del PD. In questi giorni ho discusso con diverse persone sulla vittoria di Matteo Renzi e sulla mia decisione di non parteciparvi. A questo punto, per sgomberare il campo da malintesi, la metto per iscritto e la inserisco qui, sul mio sito.

   Ho deciso di non andare a votare alle primarie, per la prima volta da quando esistono, perché ho un profondo rispetto e senso di amicizia per coloro che a Valmadrera, come altrove, lavorano e hanno lavorato in questi anni per il PD.

Aderii, per la prima volta nella mia vita, nel 2007 a un partito, i DS,  perché credevo che, quando si fosse sciolto nel PD, il mio voto avrebbe contato, perché da iscritto avrei  influenzato la politica del mio territorio e di rimando anche quella nazionale. Da allora abbiamo assistito a scelte non condivise dai più e a consultazioni guidate da correnti e capobastone. Gli iscritti diminuiscono, coloro che lavorano per il partito ancora di più. Le primarie per i leader di coalizione sono importantissime e giuste, ma un partito non è una coalizione. Da quando il presidente della bocciofila di un comune viene eletto dagli abitanti del comune che dicono, ma non si sa se è vero, che amano giocare a bocce, e non dagli iscritti all’associazione? Se gli iscritti eleggono un consiglio distribuito in proporzioni diverse tra le diverse mozioni programmatiche, come pensate si sentano quando un presunto amante delle bocce cambia i numeri? Non pensate che l’iscritto ritenga che gli amanti delle bocce debbano impegnarsi per l’associazione? E se non lo fanno? Otteniamo più bocce o meno associazione? Ovviamente sto parlando dell’unico partito che penso potesse innovare la politica ma che però non l’ha fatto in 6 anni. Temo che il circolo di Valmadrera, come tutti gli altri, passeranno tempi duri. Il segretario Renzi avrà un’assemblea con numeri diversi da quelli popolari, perché determinati dagli iscritti. Quando tra 6/8 mesi, se non si andrà a votare, non sarà riuscito in tutti i suoi intenti, ma io vorrei essere smentito, la sua maggioranza relativa sarà minoranza e allora …  

   Spero profondamente di sbagliare, ma il mio amore per la politica e per le organizzazioni collettive, unita alla convinzione che  chi è andato a votare non si iscriverà e non parteciperà alle iniziative locali mi rende pessimista. A Valmadrera, poi, Matteo Renzi ha raccolto 499 voti, contro i poco più di 70 per candidato da parte dei  contendenti. Gli attivisti non sono divisi in quelle proporzioni.

Spero che Renzi riesca nel suo intento e i circoli non si disgreghino, ma anzi si rafforzino. Il rischio che si corre è che un partito democratico diventi, come altri presenti oggi e nel ventennio più triste del ‘900, un partito del leader.

   Queste mie motivazioni le scrivo a tutti perché voglio che sia chiaro che sono  un’ uomo di  sinistra che ama la politica e che nutre serio affetto per coloro che la fanno quotidianamente sul nostro territorio. Non ho voluto concorrere alla disgregazione dei circoli territoriali, dove nessuno più si iscrive e lavora, malgrado la popolazione corra  a votare alle primarie(andate a cercarvi il numero di iscritti di Valmadrera, Malgrate e Civate dal 2007 ad oggi). Da iscritto mi indignerei se una persona che non è mai entrata in via S. Giuseppe, sede del PD locale, volesse dirmi cosa devo fare. Non si tratta di non voler ascoltare la comunità, ma di voler dire la propria opinione da persona che lavora e pretendere che questa mia opinione conti. Siccome non lavoro più per questo partito non mi esprimo, ho rispetto per  chi si impegna e passa ore a discutere e generalmente non percepisce un’ euro, ma anzi spende tempo e soldi propri!!

Un caro saluto a tutti e buona partecipazione a tutti!!

22 novembre 2013, ore 5,15

Questa notte non riesco a dormire, non so esttamente perchè, ma mi rimbalza nella mente questa strofa di "Canzone di notte n°2" di Francesco Guccini:

"E un'altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo e voglio in questo modo dire sono".

Sono mesi che non frequento più il PD, ma in questo periodo di grandi turbolenze sia nel centrodestra che nel centrosinistra, mi sento sempre più spaesato.

Perchè sui giornali si parla di Cancellieri e di decadenza e non di lavoro e scuola. Perchè quando si parla delle prossime primarie non si snocciolano i contenuti, ma solo i litigi tra candidati?

Non so se voterò e per chi l'otto dicembre prossimo, ma voglio affermare che questa politica non appassiona più e le differenze tra gli schieramenti, da molto tempo sfumati, ora sono sempre meno chiari.

Se non si fa rispettare la legge e la moralità la applicano solo gli italiani di origine straniera (Josefa insegna), dove finiremo? O forse dove siamo finiti?

Vado al lavoro, buongiorno a tutti!

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Una ragazza di 28 anni come candidata in posizione "sicura", un uomo storicamente di sinistra come secondo arrivato e un senatore, con una bella storia e risultati ottimi durante il suo lavoro, come terzo classificato. In provincia di Lecco si sta succedendo qualcosa di importante, spero positivo anche se non riesco a gioire.

Nei prossimi giorni ne capirò di più. L'unica certezza è che il PD è l'unica forza che fa scegliere i suoi candidati agli iscritti e ai simpatizzanti. Grande prova di democrazia e vitalità, una risposta chiara all'antipolitica.